Lavorare sulla sostenibilità per noi significa mettere in comune, in modo circolare, idee e progetti. Lasciare spazio a creatività e innovazione attraverso un processo costante di ricerca. Rimanere aggiornati, cercare nuove prospettive, creare profondità, attingere dall’esperienza per immaginare e costruire il futuro.
È questo il senso del primo talk che abbiamo dedicato all’evoluzione sostenibile. Al centro abbiamo messo l’energia come motore di cambiamento, con un fil rouge che ha guidato il nostro percorso: la mobilità degli esseri umani.
Ripercorriamo in questo articolo la riflessione che abbiamo condiviso con i nostri compagni di viaggio, Repower e Resforma.
Partiamo da lontano
300.000 anni fa nasce homo sapiens, nell’Olocene, un periodo di relativa stabilità climatica del Pianeta.
Per centinaia di migliaia di anni sapiens si sviluppa in armonia con la natura: la crescita della popolazione, della produzione, degli spostamenti non si spingono oltre le capacità ambientali di rigenerazione delle risorse.
La rivoluzione
Nel 1750 sapiens compie una rivoluzione. Economica, industriale, sociale. La natura è sfruttata come fosse una fonte inesauribile di risorse, capace di metabolizzare rifiuti e scarti. Lo sviluppo economico è enorme, ma non è sostenibile.
La ricerca della sostenibilità
Nel 2015, 193 Stati membri dell’ONU decidono che lo sviluppo della generazione attuale non può compromettere i bisogni e il futuro delle successive: nascono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
Sapiens guarda al prossimo futuro. Vuole sradicare la povertà, in tutte le sue forme, e uno degli aspetti su cui si interroga è l’impatto che hanno il suo consumo di energia e i suoi spostamenti, sempre più frequenti ed essenziali al suo stile di vita.
Sapiens si era già scoperto mobilis, ma oggi è consapevole di aver bisogno di una evoluzione sostenibile.
Un’Agenda per costruire il futuro
L’evoluzione sostenibile passa attraverso l’Agenda 2030, ovvero un piano d’azione per le Persone, il Pianeta e la Prosperità, che testimonia l’impegno degli Stati per un presente e un futuro migliore. L’Agenda 2030 porta con sé una grande novità: per la prima volta viene espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale, superando in questo modo definitivamente l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale.
L’energia per il cambiamento
L’homo mobilis ha bisogno di energia per spostarsi: l’energia deve essere accessibile per tutti, ma anche pulita, da fonti rinnovabili.
L’homo mobilis ha bisogno di energia per evolvere: l’apprendimento è una straordinaria fonte per lo sviluppo di un nuovo modello sostenibile.
Per individuare nuove energie per il cambiamento dobbiamo rafforzare la nostra consapevolezza e il nostro senso di scopo, come persone e come imprese. Le innovazioni tecnologiche, che ci consentiranno di spostarci in maniera più sostenibile, devono essere a servizio dello sviluppo sostenibile. Uno strumento, e non un fine. Tutti gli strumenti tecnologici, così come gli aspetti economico-finanziari dei progetti di sviluppo, devono essere inseriti in un quadro più ampio, che considera la sostenibilità declinata in comportamenti e pratiche, personali e d’impresa, che siano concreti, misurabili e replicabili.
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