Le tre keywords della formazione di Confini

L’importanza della formazione continua

L’espressione formazione continua è stata introdotta negli ultimi decenni del 20° secolo e la sua diffusione in Europa è legata al fatto che l’Unione Europea l’ha inserita, a partire dal 1994, tra gli obiettivi finanziati dal Fondo sociale europeo. Durante la Conferenza mondiale sull’educazione degli adulti, promossa dall’UNESCO nel luglio 1997, per la prima volta si affaccia la proposta di universalizzazione del diritto individuale alla formazione. Oggi si tende a promuovere il concetto di lifelong learning, proposto anch’esso dall’OCSE nel 1990, che mette in rilievo il ruolo dell’individuo e la sua responsabilità nel costruire i propri percorsi formativi. La formazione continua sviluppa abilità sia hard (tecniche) che soft (trasversali, riguardano ad esempio la sfera relazionale).                    

Top 10 skills

Nell’attuale contesto lavorativo in continuo mutamento, nell’epoca della Quarta rivoluzione industriale, è necessario per le persone adattarsi e implementare una serie di competenze che saranno indispensabili nei prossimi scenari di business. Secondo un rapporto del World Economic Forum, ci sono 10 skills (abilità) di cui abbiamo bisogno nel mondo del lavoro di oggi, che ci sono utili per convivere con i nuovi paradigmi produttivi e aziendali e organizzativi, e interagire con tipologie sempre più diversificate di clienti: sono “soft skills”, o competenze trasversali, oggi considerate in grado di fare realmente la differenza nel mercato del lavoro.

Le tre keywords della formazione: il metodo Confini

In quest’ottica di “sistema lavoro” che, sia nel pubblico che nel privato, è chiamata ad essere inclusiva e coerente con il concetto di lifelong learning, con il metodo Confini sviluppiamo con persone, enti e aziende percorsi formativi anche sulle capacità relazionali, gestione dei conflitti, delle emozioni e sviluppo dell’intelligenza emotiva: per immaginare e costruire il futuro essendo innovativi nel presente. In tre parole? Co-progettazione, engagement, innovazione.

Il nostro metodo si ispira alle metodologie della co-progettazione e del creative problem solving e si fonda sul riconoscersi reciprocamente (e riconoscere le rispettive differenze), lavorare con fiducia gli uni per gli altri e costruire un linguaggio e una identità comuni. Ciascuno di questi nodi formativi, da un punto di vista organizzativo e relazionale, si sviluppa in 4 passi attraverso la partecipazione, il coinvolgimento, l’impegno e l’appartenenza. Così il metodo Confini facilita un processo che coinvolge le persone per favorirne l’impegno e il senso di responsabilità, su più livelli: individuale, organizzativo, sociale.

Vuoi conoscere meglio la formazione di Confini? Guarda questo breve video!

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